Dal 1 al 30 giugno Ferruccio Borgogno espone i suoi quadri nella chiesa di San Rocco in piazza municipio a La Morra tutti i giorni con orario: 10 -12 e 15 -18. Ingresso libero.
” Esiste il modo, impetuoso, sanguigno, passionale di raccontare la propria terra, con tutti gli umori possibili. Così Ferruccio Borgogno da sempre con i pennelli, i colori forti, la spatola larga e sicura, compone atti di amore dove la vigna, i girasoli, le colline di Langa diventano il centro di un universo travagliato ed intrigante. Il sole sempre alto e fiero sui campi all’infinito, la notte turbolenta sulle distese di meliga, un racconto intimo anche se pare eclatante. un racconto che ha le sue radici lontane legate al temperamento spontaneo e schietto del pittore che lavora per i proprio piacere di realizzare sulla tela i sogni del “vagabondo viaggiatore” delle memorie. Un espressione la sua che ricerca identità a tutti i costi, con ostinato lavoro di approfondimenti, anche tecnici ed espressivi. Un impegno che occupa tutto il tempo libero ed il sonno, lui occupato per lavoro in un attività sedentaria in netto contrasto con il suo temperamento libero ed estroso. La pittura, uno sfogo dell’anima, per rappresentare anche un mazzo di fiori, un tramonto rosso e senza fine. Per Ferruccio Borgogno dipingere è fonte di vita e realizzazione. Sarà così che si potrà incontrarlo “en plein air” sul bordo di una strada che ritrae ancora un vigneto anche nel freddo inverno. Il suo paesaggio sta lentamente trasformandosi in sintesi, sfrondando i particolari superflui affinando i colori, giocando anche tagli più orizzontali. Il personaggio Ferruccio Borgogno piace a tutti perchè onesto cantore di un bene immenso che è la natura con l’ingenua caparbietà del poeta solitario” Claudia Ferraresi
La Morra, 6 ottobre 1996
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