nel cuore delle langhe
MOSTRA DI EZIO FERRARIS – DIPINTI DI…VINI

Dal 2 al 15 aprile Ezio Ferraris espone i suoi dipinti alla Cantina Comunale di La Morra. Dipinti di… vini è il nome della mostra  in collaborazione con l’associazione Art & Wine e con il Patrocinio dell’associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli.
orario 10-12,30 e 14,30-18,30. Chiuso il martedì. Per informazioni tel. 0173 509204

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Quello di Ferraris è un nuovo concetto di materialità che rifiuta la pittura stessa, il “fare pittura”, è l’azione oggettiva, primordiale, lontana da simbologie trascendentali, di un uomo che vuole “incidere”, sia in senso metaforico che reale, la traccia della propria identità di individuo nel suo luogo di nascita, su un supporto duraturo, su una materia che è attinente al suo territorio, al mondo del vino, e ne è parte integrante, viva, pulsante, di cui le verdi colline di Agliano Terme, dove l’artista vive, ne sono testimonianza. I materiali utilizzati sono: solfato di rame in cristalli, poltiglia bordolese in polvere, zolfo in polvere, varie tipologie di terre, tralci di vite, foglie di vite, vinaccia, vinaccioli, acini di uva dopo la torchiatura e, naturalmente, vini: Barbera, Grignolino, Nebbiolo.

“Originale esteta della scultura nello scoprire i ceppi di vigneti dell’arte natura”, scrive Fabio Carisio, “Ezio Ferraris ha saputo diventare anche e soprattutto talentuoso artista valorizzando nuove potenzialità espressive di quel vino che incarna tutta la passione per la sua terra. Astesano Docg – come è diventata la sua amata Barbera d’Asti – di professione bancario, è uno dei pittori che meglio rappresenta la filosofia Art & Wine. Addirittura supera lo stesso concetto di abbinare il vino all’arte perchè, con le sue creazioni su raffinata carta Hammer-Schoeller, fa diventare elemento sostanziale dell’opera d’arte proprio il pregiato nettare di Barbera, Nebbiolo, Grignolino, Freisa ed altri vitigni tipici del Monferrato, così come i depositi (fecce, vinacce e acini in fermentazione). Se si fosse fermato qui Ferraris avrebbe per la seconda volta soltanto stupito un palcoscenico artistico sempre più annoiato da troppe provocazioni indefinibili e tante performance inintelleggibili. L’artista è andato ben oltre la sua originalissima tecnica e ha rivelato una capacità iconopoietica assolutamente da seguire nelle evoluzioni che la sua carriera pittorica è sicuramente pronta a dare, più di quanto finora abbia già fatto sul mercato dell’arte facendogli incontrare i favori non solo di estimatori ma già di collezionisti dei suoi dipinti (da Art & Wine magazine n. 19)”.

 

 
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